Il 16 febbraio del 1970 il Parlamento sancì l'istituzione della nuova provincia con la legge n. 20, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 41 del 16 dello stesso mese. La Provincia diventò operativa il 3 marzo 1970.
Lo stemma di Isernia è formato da uno scudo oblungo di tipo sannitico, su cui campeggiano le iniziali della città composte da un caduceo, intorno al quale è attorcigliato un serpente; lo scudo è avvolto da foglie di acanto ed è sormontato da un elmo, rabescato a cancelli con cimiero. Le lettere, le foglie e i bordi dello scudo sono giallo-oro, lo scudo è azzurro e l'elmo è grigio scuro. Il caduceo, emblema del potere ed anche della prosperità, indica che Isernia è stata sempre città regia e mai assoggettata in feudo, se non per pochi anni; il serpente, invece, è simbolo di prudenza, di riflessione, di pace e di sollecitudine, qualità necessarie per riuscire nelle imprese. Il caduceo ed il serpente accoppiati simboleggiano anche la prosperità e la buona salute; erano infatti attributi tradizionali di Esculapio, dio della medicina.
Non si hanno notizie certe dell'epoca in cui è stato adottato lo stemma, né si conosce il nome del suo ideatore. Il primo documento storico pervenutoci, su cui è riprodotto lo stemma della città di Isernia, è il privilegio concesso alla città da Carlo V nel 1521, il cui originale cartaceo è conservato nella biblioteca comunale. Nel corso dei secoli è stato più volte ritoccato, abbellito, ma lo scudo e la disposizione delle lettere sono rimasti sempre uguali; quello attuale risale al 1956.