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FOLKLORE E ARTIGIANATO Isernia e provincia - I Coltelli di Frosolone

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Indice
FOLKLORE E ARTIGIANATO Isernia e provincia
Il tombolo di Isernia
Isernia, Processione del Venerdì Santo
Isernia, Le Fiere
Isernia, Le Cipolle e la Legenda
Il Settembre Isernino
Eddie Lang Jazz Festival
Staffoli. la Corsalonga
Le Campane di Agnone
Agnone, la 'Ndocciata
Le Zampogne di Scapoli
I Coltelli di Frosolone
Capracotta, la Pezzata
Castelnuovo, Gl' Cierv
La Pietra di Pescopennataro
Le ceramiche di Pescolanciano
La Giornata del Pastore
Filignano con il suo Canto
Pescolanciano, La Sfilata dei Covoni
Il Carnevale dei 12 mesi
Vastogirardi, Il Volo dell'Angelo
Tutte le pagine

“I coltellinai di Frosolone, capaci di perfezionare continuamente le produzioni, fanno da sempre dell’artigianato delle lame una vera e propria arte. Ed oggi come nei trascorsi secoli di tradizione, l’inventiva, la creatività, la non serialità sono gli elementi di forza che fanno primeggiare la qualità e l’estetica degli arnesi da taglio di Frosolone” - Francesco Jovine
Frosolone quale centro di eccellenza per la produzione dei ferri taglienti è noto già al tempo del Regno di Napoli. Il centro si sviluppa, quasi a diventare un “distretto industriale”, quando Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie, intese dare un assetto industriale al suo regno favorendo la riorganizzazione di fonderie e armamenti.
La fama del paese andò crescendo, quando di lì a poco, nel 1828, i fratelli Fazioli ricevettero la medaglia d’argento per i loro prodotti all’Esposizione artigiana di Napoli.
Tuttavia l’arte della forgiatura a Frosolone ha natali ben più remoti. In effetti, non c’è una data certa circa l’origine della lavorazione dei metalli a Frosolone. Tuttavia, Michele Colozza autore del volume edito nel 1933 “Frosolone dall’origine all’eversione dal feudalesimo” fa risalire questa antica tradizione al VI secolo, quando i Longobardi, popolo notoriamente militarizzato, scese nell’Italia Meridionale.
Successivamente la vocazione agricola e, soprattutto, pastorizia del paese ha favorito la lavorazione di metalli per la realizzazione di attrezzi agricoli e di utensili.
La specializzazione dell’artigianato locale nella lavorazione dei ferri taglienti ha radici più certe nell’epoca medioevale. In particolare, esistono testimonianze scritte circa la migrazione di artigiani veneziani verso il Sud Italia, i quali diffusero l’arte della forgiatura dell’acciaio nel Molise.
Attualmente la lavorazione dei coltelli ha assunto carattere industriale pur rimanendo una forte connotazione familiare nella gestione delle attività.
Dal 1996, durante il mese di agosto, a Frosolone si svolge la Mostra Mercato dei Coltelli e delle Forbici lungo i vicoli del centro storico, negli stessi locali dove un tempo erano ubicate le botteghe artigiane. Circa una cinquantina gli artigiani che annualmente espongono i propri prodotti alla mostra, in particolare va sottolineata la presenza di quelli provenienti da  Maniaco (Friuli), Premana (Lombardia) Scarperia (Toscana) e Pattada (Sardegna), con i quali il comune di Frosolone ha redatto un protocollo d’intesa chiamato “Gemellaggio delle lame”.
Sempre nello stesso periodo nel centro storico si svolge anche la festa della Forgiatura, cioè la tecnica manuale attraverso la quale si dà forma agli oggetti e alle parti componenti che dovranno essere assemblate tra di loro.
Di recente, è stato riaperto il Museo dei Ferri Taglienti nei locali di Via Selva grazie al finanziamento del Ministero dell'Università e della Ricerca Universitaria.
Nel Museo sono conservati centinaia di oggetti di valore storico recuperati tra gli appassionati e tra gli eredi dei migliori lavoratori delle forbici e dei coltelli di Frosolone del secolo scorso. 



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