"E' strano quanto silenzio avvolge il Molise, eppure, in qualche modo, penso che il Molise si deve essere vendicato di quell'abbandono. Con le campane. Quell'eco è appunto del Molise che risuona in tutto il mondo." - Antonio Pascale
In Agnone da otto secoli si tramanda di padre in figlio una caratteristica tradizione, quella della fusione delle campane, che oggi viene portata avanti con passione e dedizione dalla famiglia Marinelli.
La Pontificia Fonderia Marinelli, infatti, è l’unica sopravvissuta tra le tante dinastie di campanari che dall’anno mille hanno dato vita a questa antica e nobile arte. Tante le campane che in questa fucina hanno preso vita arrivando in ogni angolo del mondo.
Una storia, quella della Fonderia Marinelli, lunga mille anni che ha visto alternarsi momenti belli a momenti di difficoltà. Tra i momenti da incorniciare il più significativo è senza dubbio quello del 1924 quando - dopo l’ultimazione della campana del Santuario di Pompei (fusa direttamente in loco) - Papa Pio XI concesse alla famiglia Marinelli il privilegio di fregiarsi dello Stemma Pontificio.
Da allora, tanti anni sono passati, ma in Fonderia il lavoro prosegue come nel Medioevo sia per le tecniche di lavorazione sia per la dedizione, la professionalità e la passione con le quali le campane sono realizzate.
Il Museo storico della Campana “Giovanni Paolo II” nasce nel 1999 ed è attiguo alla Pontificia Fonderia Marinelli. Si tratta di uno dei pochi musei privati nel mondo a raccogliere una vasta collezione di campane dall’anno mille ai giorni nostri.
Oltre alla vasta collezione di campane sono conservati anche antichi documenti relativi all’arte campanaria, nonché un excursus fotografico sulle principali campane realizzate e sugli incontri e relative ai ricordi che legano la Famiglia Marinelli ai Papi.